sabato 22 dicembre 2012

STORIA DELLA FOTOGRAFIA

Nelle ultime settimane il nostro cammino verso la conoscenza della fotografia ha raggiunto alcune tappe cruciali: dopo aver sperimentato con le nostre mani le tecniche e i tentativi che hanno portato alla nascita di questa "nuova" forma d'arte abbiamo ripercorso la vera storia di questa incredibile invenzione e di tutti i passi che sono stati fatti per arrivare alle prime immagini.
Tra illustrazioni degli strumenti e suggestive immagini dell'epoca arricchite da interessanti aneddoti abbiamo fatto conoscenza con le prime forme di rappresentazione di immagini mediante l'utilizzo della luce: abbiamo conosciuto il teatro d'ombre, la lanterna magica e la sua applicazione nella tecnica della fantasmagoria, varie tipologie di scatole ottiche, gli spettacoli del panorama (edificio circolare con le pareti interne dipinte raffiguranti un paesaggio) e del diorama (simile al panorama ma composto da una base girevole e coadiuvato da effetti creati dagli uomini).
Questa prima tappa del nostro viaggio nel tempo si è conclusa con questa immagine:

 
 
sgranata, poco dettagliata e in alcuni punti rovinata...se non venisse svelata la sua identità quest'immagine potrebbe non essere presa in considerazione....ma in realtà rappresenta un punto fondamentale della storia dell'uomo: essa infatti è la prima fotografia mai "scattata".
Grazie ai suoi studi ed esperimenti sulla camera oscura e i metodi per impressionare le immagini su lastre di metallo, l'inventore francese Nicéphore Niépce riesce ad ottenere questo clamoroso risultato nel 1826 e in questo modo apre la strada allo sviluppo della fotografia, un arte rivoluzionaria, l'unica che permette di rappresentare ciò che ci circonda nel modo più fedele alla realtà possibile.
 
Personalmente sono stato molto colpito da quest'immagine: pensare che in un periodo della storia già abbastanza lontano dai giorni nostri con una società completamente diversa e scenari di vita che oggi non si possono più apprezzare sia stata impressionata un'immagine reale che testimonia un momento dell'epoca è una cosa incredibile, emozionante.
Basti pensare che quando Niépce ottiene questa fotografia l'Italia non esiste ancora, sono passati poco più di vent'anni dal termine della rivoluzione francese e per le strade si possono vedere solo persone a piedi o a cavallo!
 
Proprio per questi motivi sostengo che la fotografia sia una delle forme d'arte più affascinanti e ricche di emozioni della storia.
                                                                                                                             Andrea Guarnieri

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