sabato 17 novembre 2012

CHIMIGRAMMA


Possono apparire come semplici schizzi dipinti su di un foglio ma in realtà rappresentano l'esempio più semplice di una tecnica molto interessante. Le immagini che vi presento oggi sono infatti vere e proprie fotografie ottenute in un modo alternativo, senza l'utilizzo della macchina fotografica. Per ottenere queste piccole “opere d'arte” ci siamo serviti di fogli di carta “fotosensibile”, pennelli, una vaschetta contenente esclusivamente acqua per un primo lavaggio della carta e tre vaschette contenenti i tre liquidi necessari per lo sviluppo delle fotografie: sviluppo (soluzione di acqua e idrochinone), arresto (soluzione di acqua e aceto) e fissaggio (soluzione di acqua e iposolfito di sodio). Per capire il funzionamento di questa tecnica bisogna prima precisare che la carta “fotosensibile” utilizzata si distingue dalla carta tradizionale per la presenza sulla sua superficie di sali d'argento che a contatto con la luce si trasformano in argento metallico. Tale fenomeno chimico si presenta al nostro occhio con l'annerimento della superficie esposta alla luce. Grazie a questa proprietà si può giocare con la luce in due modalità differenti ottenendo risultati pressoché opposti.


La prima immagine l'ho ottenuta immergendo il palmo della mia mano nel liquido di sviluppo il quale permette di osservare visibilmente l'effetto dell'annerimento prodotto dalla luce sui sali poiché accelera la trasformazione chimica di questi ultimi.Imprimendo l'impronta della mano sul foglio ancora bianco ho ottenuto una sagoma nera; a questo punto ho immerso il foglio nella vasca dell'arresto per bloccare l'azione dello sviluppo ed evitarne il contatto con il liquido di fissaggio. Dopo un'attesa di circa 20 secondi ho estratto il foglio per immergerlo nella vasca del fissaggio per eliminare i sali d'argento non ancora trasformati in argento metallico (parte bianca) in modo tale da conservare l'impronta per sempre.



Nel caso della seconda immagine invece ho immerso un pennello nel liquido di fissaggio e ho dipinto sul foglio ancora bianco la bandiera del Regno Unito stilizzata sfruttando lo sgocciolamento come effetto artistico. A questo punto ho messo il foglio nella vasca del lavaggio per evitare di inquinare il liquido di sviluppo con il fissaggio in eccesso sul foglio e successivamente ho immerso il foglio seguendo il percorso della prima immagine (ovvero sviluppo, arresto e fissaggio). Utilizzando prima il fissaggio ho ottenuto un disegno bianco su sfondo nero. Al termine delle operazioni è stato necessario un lavaggio sotto acqua corrente per eliminare quelle impurità dei liquidi che, se conservate, a immagine asciutta avrebbero creato aloni.
 


                                                                                                                              Andrea Guarnieri





eccovi alcune immagini di backstage utili per farvi capire meglio come abbiamo realizzato questa esperienza:




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