"Carta, forbice, sasso" |
Per realizzarla ci siamo serviti di alcuni oggetti portati da casa che sono stati appoggiati sul piano di vetro dello scanner.
Una volta scelta la composizione degli oggetti abbiamo avviato il dispositivo: il gruppo lampada-specchio presente sotto il vetro si muove lungo il piano dello scanner emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili del sensore (esso "assimilerà" le cariche elettriche che verranno trasformate in dati numerici da un convertitore e a loro volta essi diventeranno pixel grazie a un processore).
Con il mio elaborato ho voluto rappresentare una simpatica interpretazione del tanto famoso quanto antico gioco di "carta-forbice-sasso" che è anche il titolo dell'opera.
Andrea Guarnieri
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